TORNO A CASA BLUES

(intro: parlato su terzinato)

Voglio guardare il mondo
dai monti di Teheran Nord.
Voglio piangere sangue
sui binari di Atocha.
Voglio sputare polvere
sulle vie di Nassiriya.
Prima che suoni l’ora,
prima che suoni l’ora…

(armonica)

E avrò per occhi gemme – A
del popolo iraniano.
Vedrò la Spagna libera
dalle ombre del passato.
Mi parleranno voci
della Mesopotamia.
Prima che venga il tempo
del Torno a casa Blues.

Quando nel fiume Hudson – B
cerco la libertà.
E la ritrovo sparsa
tra i canti beduini.
Voglio soltanto esserci
sul bordo della vita.
Prima che gridi dentro
il Torno a casa Blues.

(armonica)

Vorrei ridare l’anima – C (arpeggiato)
ai bimbi di Bahia.
Vorrei fare collane
per piccole orientali.
Vorrei lenire piaghe
ai figli della guerra.
Prima che mi risvegli
un Torno a casa Blues.

E avrò per voce il canto – A
di un vecchio brasiliano.
Vedrò tornare in Tibet
la dinastia dei monaci.
Mi parleranno antichi
guerrieri di ventura.
Prima che scopra il giro
del Torno a casa Blues.

Quando sopra il Tamigi – B
misuro civiltà.
E le ritrovo perse
nel Golfo di Partenope.
Voglio soltanto un verso
da urlare all’infinito.
Prima che scenda il buio
sul Torno a casa Blues.

Saprei toccare il fuoco – C (arpeggiato)
nascosto nel Vesuvio.
Saprei correre scalzo
sui monti di Bolivia.
Saprei cogliere perle
nei mari del Kuwait.
Prima che paghi il conto
di un Torno a casa Blues


E ora che ho visto il mondo
dai monti di Teheran nord,
che ho attraversato l’aria
tra Skopje e Kabul.
Ora che tutto è detto
e tutto è da scoprire
Fammi da controcanto
sul Torno a casa blues.

(finale armonica)