Chi sono

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Sandro Petrone

Sono un giornalista. Credo nella libertà di stampa. Nell’imparzialità. Perché chi fa informazione è al servizio dei cittadini. È difficile in Italia, dove sembra normale servire gli interessi di un padrino politico o di una lobby economica, affaristica, religiosa….

Altrimenti, ti fanno fuori o ti emarginano.
Le informazioni servono alla gente per vivere. Truccare le carte vuol dire truccare la vita della gente. È come un omicidio. Fisico, non solo ideologico. Mi piace raccontare. Le storie degli uomini. E le storie che servono a denunciare gli abusi che minacciano la democrazia.

Per questo per molti anni ho fatto il cantautore del Neapolitan Power.

Quando non potevo ancora fare il giornalista. E da giornalista ho continuato a comporre canzoni, soprattutto durante i reportage all’estero, parole emerse dalle emozioni che nei servizi televisivi non trovavano posto. Canzoni che altri, e non solo io, possano cantare. Anche la musica serve a mantenere in vita la gente.

La musica è vita. E le parole in musica, un filo conduttore dell’esistenza. Oggi, per molti giovani, l’unica possibilità di riconoscersi ed esprimersi.

Soprattutto in un Paese come l’Italia dove ai giovani è negata una vita normale, a partire dal lavoro e dallo spazio per esprimersi, dove prima dei trent’anni sono forzati a star fuori…

Oppure resta la scelta di andare fuori, cioè all’estero. Anche per questo insegno dal 1989, per mantenere un contatto con i giovani, che sono più sani di quanto molti immaginino. Sostenerli e dargli spazio è vita, per tutti noi. È una musica bella.

in breve…

Sandro Petrone

Conduttore di tg e programmi, inviato speciale e di guerra della Rai, laureato in giurisprudenza, ho lavorato in tv, alla radio, nella stampa e in pubblicità. Insegno comunicazione e giornalismo all’università e per diverse istituzioni, in Italia e all’estero. Sono autore di saggi e pubblicazioni.

 

Come inviato ho raccontato i maggiori avvenimenti degli ultimi quarant’anni, dalla cronaca e politica italiana alle principali aree mondiali di crisi: dai terremoti in Friuli e in Irpinia all’attentato al Papa, dal Terrorismo all’alluvione in Valtellina, dal crollo dell’Est a Tangentopoli, dalle due Guerre del Golfo a quelle nell’ex Jugoslavia, dagli attentati dell’11 settembre e in Spagna alle primavere arabe, ai conflitti in Afghanistan, Libano, Libia e Medio Oriente, alla crisi dei profughi.

 

La mia seconda “patria” sono gli Stati Uniti, dove dal 1996 ho vissuto e lavorato alcuni mesi l’anno, seguendo i principali eventi, a partire dalle elezioni presidenziali.

Sandro Petrone

Tra gli incontri con i grandi, l’intervista esclusiva al Dalai Lama nel maggio 2012.

All’informazione ho sempre affiancato l’insegnamento, in Italia e all’estero. Dal 1992 ho collaborato ai corsi dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, delle Università di Roma “La Sapienza”, Milano “Iulm” e Macerata, dell’Ejta (European Journalist Training Association), della Cooperazione Svizzera e della RSI, Radiotelevisione Svizzera Italiana. Sono titolare del corso di giornalismo televisivo al Centro di Formazione al Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia.

Per anni ho promosso la diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero, inviando nel mondo gli artisti italiani con l’Associazione “Ambasciatori in Musica”.

Negli anni Settanta esponente della corrente culturale e musicale partenopea Vesu-wave, legato al movimento dei cantautori italiani, con la raccolta di canzoni e blues “Blues in blu” ha vinto il Premio Santa Marinella 2003.

Nel 2010 ha pubblicato il cd da cantautore “Last call” (Rai-Eri).

Nel 2018 l’album e progetto cross mediale “Solo Fumo”.

Tra le pubblicazioni, “Il linguaggio delle news” (Rizzoli), “L’intervista televisiva” (Octa).

Pubblicazioni